
Il caso Stamina ha fatto emergere tre qestioni drammatiche che ci riguardano da vicino.
La questione di “Stamina” sta ormai per essere confinata là dove avrebbe dovuto essere da subito: nelle aule dei tribunali. Quale che sarà l’esito giudiziario, questa vicenda ha fatto emergere almeno tre questioni drammatiche che rivelano aspetti profondi della realtà del nostro paese e delle nostre anime.
1) Ha fatto emergere con forza quanto il territorio della salute è di fatto un’occasione di business, una delle più fertili e redditizie aree di caccia per il marketing, e ricordiamoci che il nostro belpaese è uno di quelli in cui il costo dei farmaci è più elevato.
2) In secondo luogo ha messo in evidenza che la politica e la stessa giustizia si muovono cautamente in questo terreno ricco di interessi, esitando persino dinnanzi a evidenze scientifiche molteplici e reiterate, confermando come il nostro belpaese ha, più degli altri, confuso la democrazia con l’attenzione ad accontentare tutti piuttosto che a guidare verso il meglio e il giusto….
3) In terzo luogo ha messo a nudo la nostra personale indisponibilità all’ingiustizia della malattia e della condanna a morte tanto più inaccettabile per bimbi innocenti, alla impossibilità di tollerare o anche solo immaginare la tragica diseguaglianza delle opportunità e la condanna a non vedere realizzati non solo i nostri sogni ma persino i nostri desideri vitali.
La ribellione al fato si intreccia perversamente con la capacità di ingannare il bisogno con l’illusione, trasformandolo in potere e denaro per alcuni. Se possiamo, facciamo qualcosa per essere vicini a quelle famiglie, che vivono in modo così intollerabilmente esplicito ed evidente il vero dramma dell’essere in questo mondo che ci riguarda tutti.