La meditazione, alla stregua di uno strumento scientifico come un microscopio o una risonanza magnetica, permette di studiare soggettivamente la coscienza e i suoi vari livelli. Il meccanismo principale che la meditazione usa è l’introspezione, cioè l’attenzione rivolta verso le rappresentazioni e le emozioni interiori. Le Neuroscienze Contemplative stanno recentemente approfondendo i meccanismi neuro-cognitivi implicati nella meditazione, tuttavia un modello integrato che spieghi il ruolo giocato dalle varie componenti della meditazione è ancora mancante. Sorprendentemente, la ricerca ha dato finora poco peso ai meccanismi fisiologici di base come la respirazione e agli effetti che la sua regolazione ha sul sistema nervoso centrale, sull’introspezione e sullo stato di coscienza stesso.
Angelo Gemignani è Professore Ordinariodi Psicobiologia e Psicologia Fisiologica presso l’Università di Pisa, Presidente del Corso di Laurea triennale in Scienze e Tecniche di Psicologia Clinica e della Salute e del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute, Direttore del Master in Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative e Membro del Senato Accademico. Dirige inoltre la Sezione Dipartimentale di Psicologia Clinica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.