«Il problema dell’umanità» scriveva Bertrand Russell «è che gli stupidi sono sempre sicurissimi, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.» Certo, non è facile coltivare i dubbi. La certezza è piacevole, ci rassicura. Il dubbio crea disagio e il nostro cervello non tollera l’ambiguità, vuole risposte chiare. Meglio, poi, se queste risposte combaciano con ciò a cui vogliamo credere. Pensare come scienziati significa sì coltivare dubbi, ma anche andare alla ricerca di prove che possano dimostrare (o confutare) ciò che pensiamo. Spesso si insegnano le scienze, la fisica, la chimica, la biologia, ma si dà poco spazio al metodo della scienza, alla sua etica, alla sua filosofia e alla sua cultura. Le nozioni, le conoscenze, finiscono presto o tardi per essere dimenticate: se si impara come funziona il metodo scientifico, invece, si influenza stabilmente il modo di pensare e di affrontare la realtà. Un approccio utile nel corso di tutta la vita che contribuisce al radicarsi dello spirito democratico.
Scrittore, giornalista e Segretario nazionale del CICAP, è stato docente di Metodo scientifico e Psicologia dell’insolito all’Università di Milano-Bicocca e ora insegna Comunicazione delle Scienze ai dottorandi dell’Università di Padova. Autore di oltre 50 libri di successo, è seguitissimo per la sua divulgazione sui social, come Instagram e YouTube. Da anni presenta, insieme a Piero Angela, la rubrica Psicologia delle bufale all’interno di SuperQuark.