Quante volte ci forziamo a reprimere un’emozione? Lo facciamo perché ci vergogniamo dello sguardo degli altri. O perché siamo abituati a diffidare delle emozioni, analfabeti del discorso emotivo.
Eppure, è proprio quello che sentiamo a permetterci di conoscere il mondo. Ognuna delle emozioni che proviamo ha una storia: la storia di tutte le persone che l’hanno provata, detta, cantata, rivelata, studiata. Perché nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti; e riconoscerci emotivi significa prendere coscienza del fatto che abbiamo dei bisogni e che proprio questi bisogni ci rendono umani.
Ilaria Gaspari ha studiato Filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa e si è addottorata all'Università Paris I Panthéon-Sorbonne con una tesi sullo studio delle passioni nel Seicento. “Etica dell'acquario” è stato il suo primo romanzo cui sono seguiti “Ragioni e sentimenti. L'amore preso con Filosofia”, “Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita” e “Vita segreta delle emozioni”. Collabora con vari giornali e insegna scrittura. Vive tra Roma e Parigi.