Massimiano Bucchi è professore di Scienza, Tecnologia e Società a Trento ed è stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. I suoi libri sono stati pubblicati in oltre venti Paesi; tra i più recenti Per un pugno di idee (Bompiani, 2016, tre edizioni). Scrive di scienza e tecnologia per quotidiani (Repubblica, La Stampa) e collabora con la trasmissione Superquark.
La tecnologia è una presenza costante nella nostra vita quotidiana. Le notifiche scandiscono le nostre giornate, i servizi offerti dai colossi dell’economia digitale selezionano le informazioni a cui possiamo accedere, propongono i temi da discutere, suggeriscono nuovi contatti e reti sociali. Ma vivere con la tecnologia non significa comprenderla. A scuola non se ne parla quasi mai. Nei media se ne parla perlopiù per esaltarla, o per demonizzarla. Con il tono spigliato e ironico di chi conosce molto bene la materia, in questo incontro Massimiano Bucchi ci accompagna tra sette semplici lezioni, dialoghi immaginari con le nostre App ed esercizi rivelatori da fare con lo smartphone. Per capire che la soluzione non è né accantonare o rifuggire le tecnologie né sottovalutare l’impatto che hanno su di noi, ma riconoscerne tanto i benefici quanto le controindicazioni. Non c’è rosa tecnologica senza spine. Prenderne coscienza è un primo passo, e nemmeno troppo piccolo.
Di che cosa parliamo quando parliamo di innovazione?
Per il ciclo di incontri “Zoé riflette con…” Massimiano Bucchi, docente di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento e autore del libro “Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che ci hanno cambiato la vita”, ci racconta come dietro questa parola abusata vi siano percorsi concreti, tortuosi e molto affascinanti. A dialogare con lui, il professor Giancarlo Corò, docente di Economia dello sviluppo ed Economia dei sistemi di Impresa all’Università Ca’ Foscari di Venezia.