Fondatore e direttore di Mondoserie.it, progetto multimediale che, nella forma di articoli, indagini lunghe, podcast, indaga in profondità le nuove forme dell’immaginario collettivo. In particolare, la serialità televisiva. Comunicatore, progettista culturale, giornalista, è stato vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Vicenza.
Maltrattata, offesa, trascurata, la natura si prende la sua ‘vendetta’ in un numero sempre più grande di racconti distopici cine-televisivi, da The Day After Tomorrow a La principessa Mononoke, da Mad Max a Snowpiercer, da The Road alla saga di Dune, da The Last of Us a Don’t Look Up. Immaginari che si rivelano a volte involontariamente profetici, come i cupi e alienanti cieli arancioni di Blade Runner 2049, sequel (uscito nel 2017) del leggendario film di Ridley Scott. Quella scena di finzione diventerà realtà tre anni dopo, il 9 settembre 2020, quando i cieli della Bay Area di San Francisco si faranno improvvisamente arancioni… Che sia per lo scioglimento dei ghiacci, per le siccità, per un inquinamento soffocante, per un virus o un’infezione fungina, il futuro che il cinema e la TV ci propongono è apocalittico. Specchio del nostro senso di colpa?