Manuela Di Centa è nata il 31 gennaio 1963 a Paluzza, in provincia di Udine. È sempre rimasta molto legata alla sua terra, la Carnia, cinque o sei valli di montagna all’estremo Nord Est dell’Italia, una terra ricca di valori, di storia e di persone tutte da conoscere. È con il padre, primo maestro, che a quattro anni si è infilata per la prima volta gli sci di legno rossi che lui stesso aveva costruito e dipinto e fin da bambina ha avuto un sogno, far qualcosa di bello nello sport. A nove anni ha iniziato a gareggiare con l’entusiasmo e la felicità che non l’ avrebbero più abbandonata e proprio a nove anni arrivò anche la sua prima vittoria. Tra il 1984 e il 1998 ha partecipato a cinque edizioni dei giochi olimpici invernali vincendo in totale sei medaglie di cui cinque a Lillehammer (1994). Due volte prima nella classifica generale della Coppa del mondo (1994 e 1996), si è ritirata dall’attività agonistica dopo i giochi invernali di Nagano (1998). Dal 1999 al 2010 è stata membro del CIO in rappresentanza degli atleti. Nel 2003 è stata la prima donna italiana a raggiungere la vetta dell’Everest. Manuela Di Centa è oggi un’apprezzata formatrice e motivatrice, molto richiesta in occasione di meeting aziendali.
Storie e aneddoti, gioie e dolori, riflessioni e suggerimenti di una grande campionessa di sci di fondo ci raccontano la pratica sportiva come una sintesi straordinaria di cuore e intelletto, di organizzazione e creatività, di talento e programmazione. E ci invitano a riconoscerne pienamente il valore anche in termini di umanità.
L’incontro con Manuela Di Centa è riservato a 900 studenti delle scuole medie e superiori del vicentino.
In collaborazione con l’Ufficio Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.