Direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena e responsabile del MAD Lab Toscana Life Sciences. È inoltre Professore onorario di Vaccinologia all’Imperial College di Londra e Professore senior di Biologia molecolare all’Università di Siena. Globalmente conosciuto per i suoi lavori sull’immunologia e sui vaccini, è membro eletto della National Academy of Sciences (NAS) degli Stati Uniti, dell’American Academy of Arts & Sciences (AAAS), dell’American Institute for Medical and Biological Engineering (AIMBE), dell’European Molecular Biology Organization (EMBO), della Royal Society di Londra e dell’Accademia Nazionale dei Lincei. È stato insignito di numerosi premi.
Un trilione di specie di microrganismi sostiene ogni forma di vita sulla Terra e rende abitabile il pianeta: senza microbi non avremmo pane, vino, birra, né potremmo liberarci dei rifiuti. Soprattutto non esisteremmo. Non solo l’intestino, ma anche il sistema immunitario richiede ad esempio continui contatti microbici per imparare a distinguere amici e nemici. Dove questo rapporto intimo si incrina, ci si ammala. Una minoranza, circa 1.400 specie, causa però infezioni e per eliminarle usiamo strumenti di distruzione di massa come antibiotici, disinfettanti, detergenti; ma così perdiamo microbi utili o innocui, mentre resistono i più pericolosi che sfuggono a ogni trattamento. Oggi occorrono soluzioni più ecologiche e mirate per preservare la diversità microbica globale. Ciò che chiamiamo antropocene deve trovare l’equilibrio giusto con il microbiocene, un’epoca iniziata quasi quattro miliardi di anni fa e che continuerà finché ci sarà vita sulla Terra.