Biologa di formazione, divulgatrice scientifica e Chief Scientific Officer di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. Autrice di numerose pubblicazioni, per Zanichelli ha fondato e curato le collane dei “Mestieri della scienza” e delle “Chiavi di lettura”. Nel 2010 ha ricevuto il Premio Letterario Galileo per la prima edizione de “I vaccini dell’era globale” (Zanichelli, 2009).
Un trilione di specie di microrganismi sostiene ogni forma di vita sulla Terra e rende abitabile il pianeta: senza microbi non avremmo pane, vino, birra, né potremmo liberarci dei rifiuti. Soprattutto non esisteremmo. Non solo l’intestino, ma anche il sistema immunitario richiede ad esempio continui contatti microbici per imparare a distinguere amici e nemici. Dove questo rapporto intimo si incrina, ci si ammala. Una minoranza, circa 1.400 specie, causa però infezioni e per eliminarle usiamo strumenti di distruzione di massa come antibiotici, disinfettanti, detergenti; ma così perdiamo microbi utili o innocui, mentre resistono i più pericolosi che sfuggono a ogni trattamento. Oggi occorrono soluzioni più ecologiche e mirate per preservare la diversità microbica globale. Ciò che chiamiamo antropocene deve trovare l’equilibrio giusto con il microbiocene, un’epoca iniziata quasi quattro miliardi di anni fa e che continuerà finché ci sarà vita sulla Terra.