
Il cinema crea e propone immagini. Immagini in movimento. Le immagini nutrono le emozioni e i sentimenti di chi va al cinema immerso nella sala buia.
Il cinema è soprattutto storia, narrazione, mito e noi tutti seduti in quella grande stanza riviviamo attraverso quelle storie le nostre storie e questa doppia memorizzazione ci ricongiunge con le azioni compiute e, consapevolmente o inconsapevolmente, costruiamo insieme ad altri significati e mondi. Quel “pensare sognando” generato dal cinema non ha padroni. Le immagini e le emozioni e i sentimenti ad esse legati sono leggere e sono di tutti: di coloro che vanno al cinema, ma anche di altri, di molti, infiniti altri. Il cinema, infatti, è oggetto da sempre di un’intensa civile conversazione che genera pensieri e noi sappiamo che non si pensa mai da soli.
Il cinema, in ultima analisi, serve, crea solidarietà civile: con le sue ombre lampeggianti lassù sullo schermo bianco nella sala buia, prende donne e uomini per mano e li stringe in una sodale catena, che per due ore costruisce una comunità di desideri, di pensieri, di intenti. Non è poco.
Questo programma è uno sviluppo del breve ciclo proposto nell’ambito della scorsa edizione della rassegna Vivere sani, Vivere bene. Continua, in altre parole, la riflessione attraverso il cinema sulla sofferenza e sulla malattia mentale nella convinzione che il cinema, come già indicato, sia strumento elettivo per una comprensione empatica e solidale di una delle tematiche più presenti e forse meno con cura gestite nella nostra quotidianità.
Buona visione!
Giuseppe Varchetta
Comitato scientifico Fondazione Zoé
PROGRAMMA
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI.
Consigliata la prenotazione.
Al termine delle proiezioni, tè e biscotti. 

MERCOLEDÌ 5 DICEMBRE 2018
A BEAUTIFUL MIND
2001, REGIA DI RON HOWARD CON RUSSEL CROWE, ED HARRIS, CHRISTOPHER PLUMMER
Studi, imprese, malattia e trionfo del matematico nord americano John Forbes Nash, Premio Nobel del 1994 per l’Economia. L’attenzione alla malattia mentale del protagonista è pari a quella della sua ricerca scientifica e al suo ambiente familiare e universitario.

MERCOLEDÌ 9 GENNAIO 2019
RAIN MAN – L’UOMO DELLA PIOGGIA
1988, REGIA DI BARRY LEVINSON CON DUSTIN HOFFMAN, TOM CRUISE, VALERIA GOLINO
Film on the road, narra il viaggio da Cincinnati a Los Angeles di un disinvolto commerciante d’auto e di suo fratello, autistico, con genio matematico e un’anticonformista visione del mondo.

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2019
LA PAZZA GIOIA
2016, REGIA DI PAOLO VIRZÌ CON MICAELA RAMAZZOTTI, VALERIA BRUNI TEDESCHI
Squarcio nella vita quotidiana di una comunità terapeutica attraverso il punto di osservazione di due pazienti: la prima caratterizzata da una sorta di mitomania e l’altra da una tendenza depressiva. Lo sguardo sulla malattia mentale si accompagna allo sguardo femminile nei confronti della realtà contemporanea italiana.

MARTEDÌ 12 MARZO 2019
MR. JONES
1993, REGIA DI MIKE FIGGIS CON RICHARD GERE, ANNE BANCROFT
Il rapporto tra un affascinante quarantenne che soffre di psicosi maniaco-depressiva e la sua psichiatra si trasforma in amore. Il film coinvolge attraverso tre prospettive: la malattia, la musica e l’amore.

MERCOLEDÌ 13 MARZO 2019
PADRI E FIGLIE
2015, REGIA DI GABRIELE MUCCINO CON RUSSEL CROWE, AMANDA SEYFRIED
Uno scrittore premio Pulitzer si confronta con il suo essere vedovo e padre, reduce da un esaurimento nervoso. Più tardi sarà sua figlia ad avere difficoltà nelle relazioni, proprio a causa del rapporto col padre.

GIOVEDÌ 14 MARZO 2019
GIORNI PERDUTI
1945, REGIA DI BILLY WILDER CON RAY MILLAND, DORIS DOWLING, HOWARD DA SILVA
Scrittore in crisi, preda dell’alcool, per consolarsi degli scarsi successi letterari genera una profonda crisi familiare, allontanando da sé il fratello e la donna che lo ama. Quest’ultima resiste ad ogni difficoltà e non si rassegna di fronte alla caduta progressiva dell’uomo amato.

MERCOLEDÌ 3 APRILE 2019
UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA
1993, REGIA DI JOEL SCHUMACHER CON MICHAEL DOUGLAS, ROBERT DUVALL, TUESDAY WELL
Los Angeles, estate del 1992, un manager rimane bloccato in un ingorgo stradale, scende dalla macchina e si avvia a casa camminando, trasformando il suo itinerario in una violenta odissea. Metafora drammatica della nostra contemporaneità.