Il cibo del futuro è già realtà: venerdì 27 ottobre 2023 alle 20.45 appuntamento imperdibile con la professoressa Fulvia Bovera all’Health & Quality Factory Zambon
di Silvia Giralucci
Insetti, alghe, o addirittura prodotti normalmente destinati allo scarto come le piume dei polli, o la tanto discussa carne sintetica. È davvero opportuno accoglierli a braccia aperte sulle nostre tavole? Presso l’Health & Quality Factory Zambon venerdì alle 20.45 la professoressa Flavia Bovera docente di Zoocolture all’Università Federico II di Napoli e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Italiana Novel Food, tratterà il tema da molteplici angolazioni. Affronterà la questione della diffidenza radicata nelle nostre tradizioni culinarie e ci illuminerà sui vantaggi ambientali che possono derivare dall'introduzione di alimenti diversi da quelli ai quali siamo abituati.
«I Novel Food - spiega la professoressa Bovera - sono alimenti che finora sono stati scarsamente o per nulla utilizzati nell'alimentazione umana e animale. Tuttavia, essi stanno acquisendo notorietà grazie alle loro caratteristiche nutrizionali e alla sostenibilità dei metodi di produzione».
In un'epoca in cui la crisi climatica è sempre più evidente, è di comune interesse adottare un approccio alimentare più sostenibile. Tuttavia, superare le barriere culturali nei confronti di determinati prodotti non è affatto semplice. «Questo dibattito - sottolinea la professoressa Bovera - non coinvolge tutti gli alimenti, ma riguarda soprattutto alcune categorie di Novel Food. Ad esempio, le alghe sono già una presenza consolidata nella dieta di alcune regioni italiane, dove vengono persino fritte in pastella come antipasto. D'altro canto, gli insetti suscitano timori e spesso disgusto, perché nella nostra cultura sono spesso visti come semplici parassiti. Tuttavia, in molte parti del mondo, dall'Africa all'Asia, sono consumati regolarmente. Per introdurre con successo queste nuove fonti proteiche, che sono notoriamente sostenibili, dobbiamo superare le nostre paure tramite la conoscenza delle loro qualità nutrizionali e dei rigorosi standard di sicurezza di produzione. Ad esempio, le farine di grillo provengono da insetti cresciuti seguendo standard di sicurezza elevatissimi».
I vantaggi dell’introduzione di questi alimenti rivoluzionari nelle nostre diete sono soprattutto di natura ambientale. «Queste produzioni - sottolinea Bovera - presentano un impatto ambientale notevolmente ridotto. Ad esempio, richiedono meno spazio per produrre la stessa quantità di proteine rispetto alle carni tradizionali. In molti casi, il consumo d'acqua è inferiore, e in generale si verificano minori emissioni di anidride carbonica e metano. In alcuni casi, persino un minor consumo di energia».
L’introduzione di questi Novel Food nella produzione zootecnica ha già dato ottimi risultati: «Nelle nostre ricerche - afferma la professoressa Bovera - abbiamo constatato che, ad esempio, l'inclusione degli insetti nell'alimentazione dei polli ha comportato un rafforzamento delle loro difese immunitarie e ha contribuito al miglior sviluppo dell'ambiente intestinale».
Foto di Karolina Grabowska.