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LE SIGARETTE ELETRONICHE SONO PIÙ SICURE?

sabato 22 giugno 2024

di Luciano Licciardello, medico e farmacologo clinico

Le attuali conoscenze sembrerebbero porre più dubbi che certezze sulla sicurezza delle e-cig. L’efficacia delle sigarette elettroniche nella disassuefazione dal fumo di tabacco, a oggi, non è supportata da sufficienti evidenze scientifiche; inoltre, le conoscenze attuali sembrerebbero insufficienti per determinare se gli effetti nocivi della sigaretta elettronica sull’apparato respiratorio siano inferiori a quelli causati dalla sigaretta tradizionale.

Mancano studi a lungo termine sulla popolazione di fumatori di e-cig, questo aspetto si intreccia inoltre ad un’altra problematica: per studi di questo tipo e per poter fare confronti efficaci, bisognerebbe utilizzare una sorta di popolazione “utopica” in cui sia possibile analizzare separatamente chi ha fumato solamente sigarette elettroniche e chi solamente sigarette tradizionali.

Altro aspetto da non trascurare è la necessità che le istituzioni rafforzino il valore educativo della Legge 3/2003 (“Legge Sirchia”) sul divieto di fumo nei luoghi pubblici: un dato allarmante è, infatti, che le persone che utilizzano le sigarette elettroniche tendono a usarle anche nei luoghi dove vige il divieto di fumo per le sigarette tradizionali.

Le E-cig non sono prive di rischio, ma le evidenze suggeriscono che fumare e-cig esponga a una quantità significativamente inferiore di sostanze tossiche e cancerogene rispetto alle sigarette di tabacco.

Il primo campanello d’allarme, relativamente ai rischi legati all’utilizzo di E-cig, riguarda la composizione dei liquidi di ricarica di cui fanno uso i fumatori di sigarette elettroniche.

Gran parte dei liquidi di ricarica contiene nicotina, una sostanza psicoattiva rapidamente assorbita attraverso cute, alveoli polmonari, faringe, vie aeree superiori e mucosa gastrointestinale. La nicotina crea dipendenza e ben noti danni alla salute. Le sue concentrazioni nei liquidi di ricarica sono variabili (fino ad un massimo consentito di 20 milligrammi per millilitro di liquido, mg/ml) e devono essere dichiarate in etichetta. Analisi chimiche, tuttavia, hanno dimostrato che talvolta la nicotina è presente anche in liquidi etichettati come privi.

Il sovradosaggio di nicotina può causare un’intossicazione acuta la cui gravità dipende dalla dose assunta. I primi disturbi derivanti dall’intossicazione si manifestano con iperventilazione, a cui seguono euforia, irritazione alla bocca e alla gola, tosse secca, nausea, eccesso di salivazione, vomito e diarrea, sudorazione fredda, tachicardia e ipertensione; nei casi più gravi possono comparire convulsioni e compromissione dell’attività respiratoria.

L’uso improprio dei liquidi contenenti nicotina può essere associato all’esposizione acuta alla nicotina mediante contatto diretto con il liquido e al rischio di avvelenamento per ingestione, inalazione o assorbimento cutaneo o attraverso gli occhi. Attualmente non sono ancora noti i rischi a lungo termine.

Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Preventive Medicine rileva che “è utilizzata moltissimo dai giovani nell’iniziazione al fumo. Ragazzi non fumatori che hanno provato o usavano correntemente e-cig alla rilevazione iniziale (baseline), hanno quattro volte la probabilità di diventare fumatori correnti di sigarette nei controlli di follow-up rispetto a ragazzi non fumatori che non avevano utilizzato e-cig al primo rilevamento (baseline). Non ci sono benefici individuali noti dell’uso di sigarette elettroniche e invece c’è un significativo danno potenziale: quello di sviluppare la dipendenza da nicotina e lasciare spazio all'uso di sostanze psicoattive”

[Gorini, et al. Prev Med, 2017]

Quello che viene spesso sottovalutato, relativamente alle e-cig, è la possibilità di una somma di effetti collaterali per i consumatori duali. I dati del “Rapporto nazionale sul fumo 2019” mostrano anche che, riguardo la percezione del rischio per la salute, il 25,3% e il 55,8% dei fumatori reputa le e-cig rispettivamente meno dannose e ugualmente dannose delle sigarette tradizionali. (Dati Ministero della Salute).

Il secondo campanello d’allarme riguarda invece la possibile presenza di componenti potenzialmente tossici all’interno dei dispositivi.

Oltre alla possibile tossicità polmonare causata dalla aerosolizzazione dei componenti dei liquidi, un’ulteriore fonte di esposizione a sostanze chimiche è rappresentata dal dispositivo che costituisce la sigaretta elettronica e dalle sue componenti. Nanoparticelle metalliche potrebbero essere rilasciate dalla resistenza a seguito dell'uso ripetuto, specialmente nel caso di dispositivi di scarsa qualità. Particelle di rame sono state identificate negli aerosol e si ritiene che inducano stress ossidativo, compromettendo le vie respiratorie. La presenza di nichel nell’aerosol è riconducibile alle resistenze in nichelcromo, ampiamente impiegate nei dispositivi.

Nei dispositivi dotati di serbatoio, i livelli di cromo e nichel sono risultati più elevati rispetto ai livelli riscontrati nel fumo di sigarette tradizionali, mentre i livelli di piombo e zinco risultano confrontabili. In genere, i metalli sono rapidamente assorbiti nel tratto respiratorio e possono essere associati a seri effetti sulla salute. Il polmone è un organo suscettibile alla tossicità del nichel e sono state osservate una serie di alterazioni infiammatorie polmonari. L'esposizione al nichel per inalazione è anche correlata alla rinite e alla sinusite. Diversi casi di dermatite allergica indotta da nichel sono stati correlati all'uso di sigarette elettroniche. In uno studio recente, l'89%–100% dei campioni di aerosol dei dispositivi con serbatoio superava i livelli di rischio minimi per l'inalazione di nichel.

Tanto le sigarette tradizionali quanto le sigarette elettroniche rappresentano un fattore di rischio per numerose malattie del tratto respiratorio e dei polmoni, l’utilizzo di E-cig non annulla il rischio di assuefazione alla nicotina, inoltre lo stesso dispositivo E-cig può esporre il fumatore al contatto con sostanze pericolose per la salute.

In sintesi, possiamo affermare che non conosciamo ancora tutti i potenziali danni al nostro organismo derivanti dall’utilizzo delle E-cig nel lungo periodo, ma nel complesso i dati che emergono ci invitano a prestare molta attenzione. In particolare, gli esperti invitano a disincentivare il suo utilizzo in giovane età, in quanto un utilizzo prolungato della sigaretta elettronica potrebbe portare a sviluppare ugualmente dipendenza da nicotina e allo stesso tempo incentivare il passaggio alla sigaretta tradizionale.

 

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