Grazie alla neuroplasticità ogni volta che interagiamo con l’ambiente e con le macchine i nostri neuroni mutano: si potenziano o si atrofizzano, attivano nuove connessioni o interrompono quelle già esistenti. La struttura del cervello è simile a una materia liquida e viscosa capace di riplasmarsi. Oggi molti stimoli ambientali provengono dalle tecnologie, che riescono a incastonarsi nelle nostre abitudini quotidiane: il rapporto tra mente e macchina diventa quindi cruciale.
La scrittura è sempre più riconosciuta come un’opportunità che, per chi attraversi momenti di fragilità e di sofferenza psicofisica, offre sollievo e ri-affezione alla vita. L’intervento del relatore si prefigge, sulla base della sua lunga esperienza di aiuto e autoaiuto attraverso le pratiche di scrittura autobiografica, di illustrarne le ragioni principali.