A un professore universitario in pensione viene diagnosticata una malattia neurodegenerativa che – da quel momento – lo costringe a confrontarsi con una nuova identità che si affianca alla sua. Il confronto assume presto la forma del racconto e confluisce in una narrazione fatta di personaggi reali e immaginari che sfocia in un dialogo di sorprendente sincerità con la malattia stessa.
Ripercorriamo la vicenda narrata nel romanzo “Io e Mr. Parky” insieme all’autore, Andrea Bonomi (filosofo, già docente all’Università degli Studi di Milano e all’Università Vita e Salute – San Raffaele), intervistato da Michele Farina del Corriere della Sera.
Andrea Bonomi è stato professore di Filosofia del linguaggio fino all’ottobre 2010 e direttore del Dipartimento di Filosofia (1991-1994; 1997-2000) dell’Università degli Studi di Milano. Ha insegnato Semantica dei linguaggi naturali all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano (2010-2012). Ha pubblicato numerosi libri e articoli scientifici in Italia e all’estero. A metà strada fra realtà autobiografica e immaginazione si colloca invece la sua prima opera narrativa (Io e Mr Parky, Bompiani, Milano, 2016.), nella quale si descrivono i mutamenti che intervengono nella vita di una persona che scopre di essere affetta da una patologia neurodegenerativa.