Qual è la vostra classifica di paure: viene prima il futuro dei figli o le catastrofi ambientali? La crisi economica o la criminalità? Il sociologo Ilvo Diamanti e il “nordestologo” Francesco Jori, capovolgono il punto di vista partendo dalla partecipazione come terapia per le insicurezze. Poter fare qualcosa per sé e per gli altri, potere accedere alle informazioni, discutere e condividere le decisioni è già un antidoto.
Nato a Cuneo nel 1952, Ilvo Diamanti è docente ordinario di Scienza Politica nella Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. È Prorettore per i rapporti internazionali e con il territorio dell’ateneo e ricopre l’incarico di direttore del Laboratorio di Studi Politici e Sociali (LaPolis) presso la Facoltà di Sociologia. Dal 1995, tiene un corso di “Régimes politiques comparés” presso l’Ecole Doctorale di Paris II, Panthéon-Assas. Direttore scientifico della Fondazione Nord Est (Venezia) dal 1999 al 2003 ora è presidente dell’istituto Demos & Pi (Vicenza) di cui ha anche la responsabilità scientifica. È membro del comitato scientifico ed editoriale di numerose riviste. Ha collaborato con il quotidiano “Il Sole 24 Ore” fino al 2001 e con il quotidiano la Repubblica, di cui è tuttora editorialista. In ambito internazionale collabora periodicamente con il quotidiano parigino “Le Monde”. Ha condotto numerose ricerche e curato diverse pubblicazioni sui temi del mutamento sociale del Paese, dell’autonomia e dell’identità territoriale, delle trasformazioni del sistema politico. Attualmente si occupa di analizzare come si stiano modificando i temi della cittadinanza, dell’identità, della partecipazione in tempi di integrazione e di allargamento.
Francesco Jori è laureato in Scienze Politiche all’università di Padova, è giornalista professionista dal 1967. Ha iniziato la carriera al “Resto del Carlino”; successivamente capo ufficio stampa della Provincia di Padova, responsabile del settore provincia al “Mattino di Padova”, infine dal 1979 al “Gazzettino”, di cui è stato vice-direttore, e responsabile dell’inserto quotidiano Nordest. Ha seguito per molto tempo la politica italiana e estera, seguendo da inviato speciale la caduta del muro di Berlino, la Cina dopo i fatti di piazza Tien-an-men, la situazione in Israele alla vigilia della prima guerra del Golfo e l’attentato terroristico alle Torri Gemelle di New York. Attualmente è editorialista dei quotidiani nordestini del gruppo Espresso. Ha tenuto numerosi corsi di formazione sulla comunicazione e sul giornalismo, è componente del comitato scientifico della Scuola del legame sociale di Padova e del Centro studi Sebastiano Schiavon ed è consigliere di amministrazione della fondazione Ruggero Menato. Nel settembre 2014 gli è stato conferito il Premio Rizzi alla Carriera. È autore di numerosi libri, l’ultimo Il Sud del Nord è edito nel 2013 da Biblioteca dell’Immagine.