Ilaria Capua, la ricercatrice italiana che ha cambiato le sorti della virologia animale, ospite di Zoé, in corso Palladio 36 a Vicenza martedì 11 dicembre per presentare il suo libro “I virus non aspettano”.
Da scienziato si è imposta a livello internazionale nel 2000 isolando il primo virus africano H5N1, l’influenza aviaria. Ma è diventata famosa in tutto il mondo per il passo successivo: mettere i risultati in una banca dati aperta e non, come avrebbe voluto l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a disposizione di un club ristretto di 15 laboratori.
Ilaria Capua oggi è a capo del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ed è diventata uno dei fiori all’occhiello della ricerca italiana nel mondo.
Ma allo stesso tempo è una mamma presente, una compagna affettuosa e una donna che ama fare shopping. Così racconta lei stessa agli ospiti in sala riprendendo le pagine più divertenti del suo libro, un diario ragionato che già nel sottotitolo, “Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter”, svela il ritratto di una donna determinata, al tempo stesso normale e straordinaria, che non si prende mai troppo sul serio.
L’incontro, aperto al pubblico, è stato presentato dal Segretario Generale della Cisl Veneto, Franca Porto.