Telmo Pievani è Professore presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. Presso lo stesso Dipartimento è anche titolare degli insegnamenti di Bioetica e di Divulgazione naturalistica. Dal 2015 è vice-Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica. Autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia ultima delle quali "Come saremo. Storie di umanità tecnologicamente modificata" (Codice Edizioni, 2016), con L. De Biase. È direttore di Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione, e ideatore de La Mela di Newton, magazine scientifico online di Micromega. Collabora con Il Corriere della Sera e con le riviste Le Scienze.
Siamo scimmie assassine o scimmie solidali? Le preferenze sessuali, le scelte economiche, i gusti estetici, le mode e i successi letterari sono tutti adattamenti biologici? Ed è più darwiniano essere di destra o di sinistra? Con uno stile ironico e brillante Telmo Pievani – filosofo ed epistemologo – smaschera gli errori e le ovvietà della «psicologia evoluzionistica pop», proponendo un approccio che non considera la mente umana come una “macchina di istinti” ossessionata soltanto da sesso, geni e competizione, ma come un “bricoleur” che, da sempre, si adatta all’imperfezione e all’imprevedibilità della nostra storia naturale e culturale. Ossia l’evoluzione continua, con i buoni vecchi mezzi di una volta, e con qualcuno nuovo.
Per il ciclo Zoé riflette con…, giovedì 19 giugno alle ore 18, il filosofo della scienza Telmo Pievani è stato ospite nella sede della Fondazione in corso Palladio 36 a Vicenza. Prendendo spunto dal suo libro “Evoluti e abbandonati“, Pievani, intervistato dal sociologo Massimiano Bucchi, ci ha condotti attraverso un approccio alternativo e pluralista all’evoluzione dei comportamenti umani.
Con Telmo Pievani, Professore di Filosofia delle Scienze biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova, alla scoperta di come l’evoluzione ha generato, fra i 300.000 e i 60.000 anni fa, la mente umana, ovvero quell’insieme unico di facoltà che comprendono il linguaggio, la capacità astrattiva, l’immaginazione, il senso morale e quello religioso. Facoltà che forse, secondo alcune ricerche recenti, non furono appannaggio esclusivo della nostra specie…