La risposta alla domanda “che cosa è la biodiversità” è, in apparenza, semplice. È tutto ciò che vive, dai batteri e dai funghi fino alle balenottere azzurre e alle sequoie. È un arazzo che avvolge il pianeta che ci ospita, composto da un numero incalcolabile di fili, di cui anche noi siamo parte e da cui dipendiamo per il cibo che mangiamo, l’aria e l’acqua.
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"In alto mare" è un percorso alla scoperta del mondo sottomarino componendo un caleidoscopico compendio di scienze e storie che, raccontando e documentando l'interconnessione tra ambienti e specie, aiuta a capire cosa significhi agire in modo sostenibile.
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La risposta alla domanda “che cosa è la biodiversità” è, in apparenza, semplice. È tutto ciò che vive, dai batteri e dai funghi fino alle balenottere azzurre e alle sequoie. È un arazzo che avvolge il pianeta che ci ospita, composto da un numero incalcolabile di fili, di cui anche noi siamo parte e da cui dipendiamo per il cibo che mangiamo, l’aria e l’acqua.
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La transizione ecologica è una delle sfide più difficili della nostra storia recente. Richiede tempo, equilibrio e la consapevolezza che non può seguire lo stesso percorso per tutti i Paesi. In più, conta numerosi nemici: oltre ai negazionisti del cambiamento climatico, deve difendersi anche dagli ideologi della transizione, predicatori di interventi tanto risolutivi quanto irrealizzabili.
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Software basati su algoritmi capaci di apprendere da soli sono una grande opportunità per cittadini e imprese, già presenti nel nostro quotidiano. Il professor Eugenio Santoro, ha presentato un'analisi approfondita dell'impatto attuale e futuro dell'intelligenza artificiale (IA) intesa come machine learning e come intelligenza artificiale generativa sul settore medico, tra grandi opportunità e aspetti etici necessariamente da considerare quando si utilizza l’intelligenza artificiale per guidare decisioni che hanno un impatto sulla vita delle persone.
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Venezia è un patrimonio tanto inestimabile quanto fragile. Quando nel novembre 2019 l’acqua alta ha raggiunto i 187 cm sul livello medio del mare, tutto il mondo l’ha vista in pericolo. Successivamente il MoSE, entrando in funzione, ha stabilizzato la situazione, ma questo non significa che non ci si debba preparare a profondi cambiamenti nei prossimi decenni.La realtà di Venezia, città “anfibia” che va considerata insieme alla laguna e al mare che la circondano, è estremamente complessa e va valutata con uno sguardo d’insieme.
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