La forza della fragilità
Vicenzo Paglia, Editori Laterza, 2022
In questi primi venti anni del XXI secolo abbiamo assistito a tragedie che non pensavamo possibili. È facile essere pessimisti. Ci sono però altrettante ragioni per sperare in un futuro migliore: siamo tutti radicalmente fragili, ma è dalla consapevolezza di questa comune vulnerabilità che si possono rifondare le basi della convivenza tra gli uomini.
La recente emergenza planetaria ha messo tutti noi di fronte a una verità ovvia, ma che evidentemente preferivamo ignorare: nonostante il progresso e i risultati straordinari della scienza e della tecnologia, rimaniamo esseri fragili. Anche nei paesi più ricchi può manifestarsi l’imprevisto assoluto di una vulnerabilità che si carica di sofferenza. Riconoscere la nostra comune fragilità appare una straordinaria opportunità per ricomprendere la nostra comune umanità. È la grande lezione da apprendere: riconoscere la dignità della vita vulnerabile e mortale che ci accomuna è la via attraverso la quale si riapre il varco per ricostruire legami socialiautentici. Purtroppo, in una società come la nostra, permeata dai valori e dai disvalori di un capitalismo che incalza, dall’ossessione di una vita senza ostacoli e dal consumo di un godimento senza limiti, l’esperienza della vulnerabilità appare come una vergogna da nascondere. Ma se c’è amore per la fragilità non c’è vergogna nella vulnerabilità; e non cresce l’insensibilità per coloro che non ce la fanno: umanità di scarto, incapace di affermarsi. Siamo tutti fragili. Rimuovere la comune fragilità, invece di condividerla con amore, significa preparare una società di solitudini. È nell’alleanza dei fragili la via per un umanesimo universale.
Vicenzo Paglia si è laureato in teologia, filosofia e pedagogia. Già vescovo di Terni, è Presidente della Federazione Biblica Internazionale. Di recente è stato nominato Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia ed elevato alla dignità di arcivescovo. Assistente ecclesiastico e consigliere spirituale della Comunità di Sant’Egidio partecipa attivamente all’associazione “Uomini e Religioni”. Per il suo impegno per la pace ha ricevuto il premio Gandhi dall’Unesco e il premio Madre Teresa. Giornalista e scrittore, è autore di libri di carattere religioso e sociale. Per Piemme ha pubblicato In cerca dell’anima. Dialogo su un’Italia che ha smarrito se stessa (2010), Cercando Gesù. In un mondo sempre più confuso siamo ancora capaci di amore? (2012) (entrambi con Franco Scaglia), A un amico che non crede (2013), Sorella morte. La dignità del vivere e del morire (2016) e Vivere per sempre (2018).
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