Professore emerito di Psicobiologia all’Università La Sapienza di Roma, Alberto Oliverio lavora nel campo delle basi biologiche del comportamento. Ha lavorato in numerosi istituti di ricerca internazionali tra cui il Karolinska di Stoccolma, Il Brain Research Institute dell’UCLA a Los Angeles, il Jackson Laboratory nel Maine, il Center for Neurobiology of Learning and Memory dell’Università di California a Irvine. Dal 1976 al 2002 ha diretto l’Istituto di Psicobiologia e Psicofarmacologia del CNR e dal 2007 al 2009 il Centro di Neurobiologia Daniel Bovet dell'Università La Sapienza. Fa parte del comitato editoriale di diverse riviste scientifiche, ha organizzato e partecipato a numerosi congressi nel campo delle neuroscienze e della biologia del comportamento e, più in generale, dei rapporti tra scienza e società. È autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche, di saggi professionali, didattici e di divulgazione tra cui “L’arte di ricordare” (Rizzoli 1998); “Esplorare la mente” (Raffaello Cortina, 1999); “La mente”, (Rizzoli 2001); “Prima lezione di neuroscienze” (Laterza, 2002); “Dove ci porta la scienza” (Laterza, 2003); “Le età della mente” (con Anna Oliverio Ferraris – Rizzoli 2004); “Geografia della mente” (Raffaello Cortina, 2008); “La vita nascosta del cervello” (Giunti 2009); “Cervello” (Bollati Boringhieri, 2012); “Immaginazione e memoria” (Mondadori Università, 2013); “Più forti delle avversità” (con Anna Oliverio Ferraris – Bollati Boringhieri 2014); “Neuropedagogia. Cervello, esperienza, apprendimento” (ebook, Giunti, 2015).
Grazie agli straordinari progressi compiuti dalle neuroscienze negli ultimi decenni è stato possibile esplorare il cervello come mai fatto prima. Queste conquiste ci dicono davvero qualcosa di definitivo su cosa sia e come sia fatta la nostra mente? E quanto conta l’esperienza nella costruzione della mente di ciascuno di noi? Ne discutiamo con uno dei massimi esperti in materia, Professore Emerito di Psicobiologia all’Università La Sapienza di Roma.